Padre Domenico Galluzzi OP
SERVO DI DIO
15 gennaio 1906 – 13 gennaio 1992
"Confidiamo nel Signore sperando contro ogni speranza, al di là di ogni speranza, cioè all’infinito. Confidiamo nel Signore: andiamogli incontro a cuore aperto, con l’abbandono nell’anima e il sorriso sul volto".
P. Domenico, frate domenicano, nasce a Cattolica e cresce con la sorella e la madre, in grande povertà. Una volta divenuto sacerdote, a Bologna si spende per la formazione dei giovani frati.
Dopo le traversie della Seconda guerra mondiale viene assegnato al convento di Faenza, dove la fiducia dei vescovi gli accorda incarichi importanti e delicati.
Vive il sacerdozio come un grande dono e riesce a trasformarlo in paternità spirituale per tutti, lui che non ha mai conosciuto l’affetto del babbo.
Vescovi, presbiteri, religiosi, consacrate, giovani, ragazze, laici, famiglie desiderano incontrarlo attratti dalla sua cordialità, dalla pace che comunica, dai suoi saggi consigli e dall’efficacia della sua preghiera.
Suo ideale è la santità dei sacerdoti: per loro consacra se stesso e fonda l’Ara Crucis, monastero domenicano di vita contemplativa, che continua la sua passione per la Parola di Dio (studiata, pregata, messa in pratica, condivisa) e per l’Eucaristia (approfondita, celebrata, adorata, vissuta nella giornata).
P. Domenico muore a Faenza. Il 12 gennaio 2025 si chiude l’inchiesta diocesana sulla sua vita.
Le numerose tempeste della vita e la precarietà della salute non hanno prosciugato la sua salda speranza, ma sono diventate trampolini di lancio per continui tuffi nella fedeltà di Dio
Padre, nella lieta carità di san Domenico, nella tenerezza di Maria.
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"Pellegrini di Speranza", a cura della Chiesa di Faenza-Modigliana,
da catechesi.diocesifaenza.it
*Testo redatto secondo i principi della lingua facile da leggere (easy-to-read).
